“Sono anni ormai in cui professionisti del settore, social network, amanti del body piercing e del tatuaggio esprimiamo il nostro atteggiamento tribale all’interno di un tessuto sociale fortemente influenzato da canoni dogmatici che prendono nettamente le distanze da tali pratiche corporee… un tessuto sociale che riesce a digerire solamente una parte delle molteplici pratiche di modificazioni corporee come ad esempio : Il make up, la chirurgia estetica, il cambio dei colori dei capelli, il tatuaggio per correzioni estetiche, oppure la modificazione del corpo attraverso attività sportive come il body building ad esempio.
Giornalmente molti di noi, subbiamo (in un modo o nell’altro) forti pressioni sociali per via delle nostre scelte di decorazione del corpo impedendoci spesso di trovare un’ottima occasione lavorativa in cui abbiamo un’alta specializzazione e competenze professionali. Difatti il tema lavoro e gente modificata è un argomento molto scottante da poter affrontare nel mio blog prossimamente”.
Un lunedì qualsiasi di settembre 2013.
Ci trovavamo all’inizio di una settimana qualsiasi dove le nostre sedi del Cherry Tattoo & Piercing ® cominciano a lavorare mezza giornata. Quel lunedì , dovevo lavorare nella sede di Monterotondo infatti. Nel bel mezzo del pomeriggio squilla il telefono nello studio a Roma e dall’altra parte della cornetta troviamo una voce maschile dai modi cordiali che chiedeva delle delucidazioni sul mio conto e sul nostro studio come ad esempio: se eravamo uno studio famoso, se il piercer era conosciuto, inoltre voleva consultare on line il mio curriculum, voleva sapere se avevo fatto dei lavori a gente famosa etc etc . Per finire ci chiese gentilmente di vedere lo studio. Dal nostro conto lo abbiamo invitato a consultare un servizio che abbiamo su google map, dove si può fare una visita virtuale dei nostri studi; ma la persona insistette di voler fare lo stesso giorno una visita dello studio per verificare di persona. Ricordo rispose Samez ed in seguito alle domande chiese di fornire un nominativo ed un recapito telefonico per confermare e fissare l’appuntamento con me. La persona rispose che non poteva lasciare il nominativo della persona, non poteva fornire informazioni su quale percing doveva farsi e nemmeno il telefono!. Bene!. al che abbiamo capito che non avevamo a che fare con un cliente comune. Difatti ci fu spiegato che si trattava di una persona estremamente importante e famosa. Potete immaginare come potevo essere agitato quando la sera Samez mi chiama dicendomi : ” ah dimenticavo domani all’una devi pirsare uno(a) strafamoso di cui non sappiamo e non siamo riusciti scoprire chi è ! “.
Un martedì qualsiasi di settembre 2013.
4:30 del mattino : Soffrendo un pò d’ansia quella sera non riuscì a dormire neanche un pò, mi alzai prestissimo quella mattina per assicurarmi personalmente di controllare l’ordine ,la pulizia e l’igiene dello studio. Ovviamente quel giorno avevo un look meno sporty 🙂 .
La giornata filava liscia, io e il tatuatore Luca Corda come di abitudine, stavamo rispondendo a tutte le mails che riceviamo giornalmente, ma lui mi fece notare che c’erano delle persone vestite eleganti che gironzolavamo di fronte al nostro studio e parlavano continuamente al telefono.
ore 13 del pomeriggio : Devo dire la verità ero impaziente di scoprire chi diavolo dovevo pirsare e sopratutto speravo di avere tutto l’occorrente per accontetare la richiesta. La persona non venne e pensai fosse stato uno scherzo di mal gusto. Tra me e me mi son detto ok è andata, si son divertiti alle mie spalle 😦 aspetto i miei clienti di Ostia.
ore 15:30 : Squilla il telefono e dall’altra parte c’era la voce dello stesso uomo che chiamò quel fatidico lunedì 🙂 chidendoci scusa per il ritardo spiegando che sarebbero arrivati verso le 17 del pomeriggio.
Ore 17:15 : Ormai avevo perso le speranze; mi trovavo conversando con dei vecchi clienti ma sopratutto amici di Nepi (località in provincia di Viterbo) ed improvvisamente entrò a studio la persona che stavamo aspettando con ansia, accompagnata da un’altra figura femminile ed infine insieme ad una sorta di guardia del corpo….altre due persone, vestite in ugual modo rimasero fuori dallo studio invece. Mi presentai normalmente (parlava inglese) dandogli il benvenuto ed invitandola a seguirmi verso la piercing room… ovviamente in compagnia della security e dalla sua accompagnatrice.
Dopo aver conversato a lungo, la sua richiesta fù quella di 3 microdermals ed un monroe piercing,(Per ragioni di privacy non mi sento di svelare il posizionamento)la richiesta era il mio ultimo dei problemi, io volevo assolutamente sapere con chi avevo a che fare, perchè non ho riconosciuto chi avevo davanti !.
Tutte le procedure e protocolli igienici sono in qualche modo stati supervisati dalla security, facendomi domande tecniche opportune al caso, per così capire lo svolgimento del mio lavoro.
Una volta entrati in confidenza e al secondo microdermal, chiedo al body guard ( e dopo tutto il mistero attorno alla mia cliente) cortesemente di svelarmi chi era lei !
e lui mi fa : ” Vai a vedere su google chi è!” e sorride :).
La signorina si rende conto che stavamo parlando di lei e finalmente mi confessa la sua identità ( che ovviamente per segreto professionale non posso svelare). Gli risposi scherzosamente: “quindi se mi vendo (mostrandogliele) queste garze con il tuo sangue su e-bay divento ricco ? ” (risate generali nella stanza).
Questa cliente molto speciale e stata felicissima dei suoi microdermals, mi abbracciò come gesto di gratitudine e disse al body guard di scattare con il suo i phone una foto,cosa che non riuscì a fare io con la mia macchinetta fotografica al NO tassativo del body guard. Infine, si complimentarono con me per il lavoro svolto e per la discrezione (avrei potuto mettermi in contatto con dei paparazzi ad esempio) concludendo dicendomi :
NOI NON SIAMO MAI STATI QUì! e pluff scomparvero nel nulla. 🙂
Dopodichè mi sono dovuto scusare con i miei clienti di Ostia di cui uno di loro in realtà abita in svizzera ha sempre i giorni e le ore contate ogni volta che viene in Italia a farmi visita per un lavoro. Li ho fatti aspettare 3 lunghissime ore e non sapevo neanche come poter spiegare la situazione 🙂
Questo è il body piercing, la Body Art, la Body modification, una pratica corporea tribale che inspiegabilmente l’essere umano sente l’impulso di sperimentare, nonostante la provenienza, l’etnia,la cultura, il ceto sociale o il grado d’istruzione .
ps : Sono in grande debito con il body piercing per avermi dato l’opportunità di conoscere persone meravigliose che non avrei avuto mai l’occasione di conoscere così da vicino.
grazie a tutti voi .
Il vostro piercer di Roma
Daniel
xvx